Fascino, sensualità, bellezza e seduzione sono elementi che ritroviamo nella splendida attrice vastese Elena Sangro, diva del cinema muto, amante e musa di Gabriele D’Annunzio e in questa pièce che ce la racconta.
Il testo narra, basandosi su documenti e sul carteggio - recentemente pubblicato per Ianieri Editore da Franco Di Tizio - la storia di uno dei rapporti più appassionati e sensuali nella vita di Gabriele D’Annunzio.
Attrice di film muti, cantante lirica, prima donna regista e produttrice cinematografica, Elena Sangro ebbe una lunga relazione amorosa con D'Annunzio che a lei, “alla Piacente” dedicò il Carmen Votivum, un vero e proprio inno erotico carico di sensualità: la più bella poesia erotica della letteratura italiana del secolo scorso.
Elena Sangro,
nata
Maria Antonietta Avveduti, è stata una delle protagoniste del cinema muto e cercò di coinvolgere D’Annunzio nella nascente “settima arte.”
La vicenda d’amore, evocata in controluce con la travagliata nascita della cinematografia italiana, è narrata in questo recital-spettacolo che immagina l’attrice ricordare i suoi momenti più
gloriosi e felici e soprattutto il suo travolgente rapporto con uno dei più importanti poeti del ‘900.
Una mise-en-espace di poesia e di struggente pathos che con immagini, musica dal vivo e parole ci racconta anche il fascino di un’epoca straordinaria, quella cioè del primo novecento e di un
amore che è: “l’emozione più intensa che spezza il
sogno all’alba del nuovo giorno”.
A Elena Sangro, a cura di Franca Minnucci, è dedicata anche una mostra nella prestigiosa sede di Casa D’Annunzio, visitabile fino al due settembre, inserita nella programmazione del Polo Museale diretto da Lucia Arbace.
Lo spettacolo viene presentato in forma di mise-en-espace in “anteprima nazionale” nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra e del Volo su Vienna promosse dall’Archivio di Stato, da Fly Story, dal Centro Nazionale Studi D’Annunziani e dal Rotary Club Pescara Ovest “G. D’Annunzio”