Stagione TUTTə A TEATRO! 2022
all'Auditorium Flaiano
e al Teatro Comunale di Città Sant’Angelo
Domenica 20 Febbraio 2022 ore 17.00
Il mio amico è un asino
dedicato a Platero y yo di J. R. Jimenez
Teatro d'attorə , con oggetti animati e canzoni dal vivo +5 anni
con Zulima Memba e Emanuela D’Agostino
drammaturgia e regia Flavia Valoppi
scene Miriam Di Domenico luci Renato Barattucci/Matteo Panzieri
costumi Dimmi come ti vesti di G. Assetta maestro di canto Gianni Gollini
Muppet Dulzura Teatro cura Giulia Basel
Lindo una notte è fuggito, sparito. Qualcosa l'ha spaventato: un tuono, un lampo improvviso e Soledad, la protagonista, lo cerca da giorni. Non si capacita di come l’asinello che ha sempre condiviso con lei ogni esperienza, sia sparito nel nulla. Sarà l’incontro casuale con una donna che vive sulla panchina della piazza e si occupa delle sue piante grasse, che le farà ripensare l’amicizia come relazione che si coltiva tutti i giorni e che non esclude l’affetto per tutti, proprio tutti, senza preclusione alcuna.
Il mio amico è un asino è la storia di un’amicizia, la storia di un viaggio che attraversa luoghi, tempi ed emozioni. Parla di rispetto per la natura, per le relazioni e la diversità. Lindo, l’asino, rappresenta tutti gli animali che ci stanno vicino, che ci aiutano e ci ascoltano, che ci capiscono e che ci mancano quando sono lontani. E’ metafora di chi è sempre al nostro fianco, è la fedeltà degli esseri viventi, una lezione di vita su quello che la natura (umana e non solo) ci può offrire se solo fossimo capaci di ascoltarla e rispettarla.
La drammaturgia è dedicata alla composizione Platero y yo OP.190 (1960-2020), che nel 2020 ha compiuto 60 anni, e permette di celebrare la bellezza di due talenti artistici quali Mario Castelnuovo Tedesco (musicista) e Juan Ramon Jimenez (Premio Nobel per la Letteratura 1956). La libera riscrittura cerca di mantenere intatto lo sguardo sincero e incantato dello scrittore spagnolo sulla realtà, al pari dello sguardo del bambino quando viene lasciato libero di esprimersi, reso teatrale attraverso gioco e azione. Nello spettacolo le filastrocche e le canzoni, cantate anche in spagnolo, sono parte dialogica attiva e integrata nella narrazione.
Domenica 6 marzo Auditorium Flaiano
ore 17 Racconti a teatro a cura di Florian Metateatro con Anna Pieramico
ore 17.30 L’ ALBERO DI PEPE
Spettacolo d’attore con pupazzi e musica dal vivo +3 anni
Associazione Teatrale GTP
con Lucia Palozzi, Agostino Gamba
ideazione e regia Simone Guerro
con il patrocinio di Federparchi Marche, Legambiente Marche, WWF
Pepe è la protagonista di questa storia, una storia che ogni volta che finisce ricomincia con qualcosa di nuovo. A raccontarla sono lei e Francone, suo fratello, in un flashback appassionante che racconterà le vicende incredibili di una bambina intraprendente!
Una favola contemporanea e senza tempo che parla della convivenza dell’uomo con la natura, della difficile integrazione del mondo adulto con quello dell'infanzia, dell' anarchica saggezza dei bambini e delle prove da affrontare per diventare grandi.
Spettacolo delicato e divertente, di teatro d'attore e di figura, con la solita semplice e stupefacente scenografia narrativa di Frediano Brandetti, con musiche originali e canzoni cantate dal vivo.
Sabato 19 marzo Auditorium Flaiano
ore 17 Racconti a teatro a cura di Florian Metateatro, Isabella Micati e Simona Barba leggono “Messaggi in bottiglia”
ore 17.30 PINOCCHIO
spettacolo musicale per pupazzi, ombre, attori e un burattino di legno +4anni
Teatro del Drago
Con Roberta Colombo, Andrea Monticelli, Mauro Monticelli, Fabio Pignatta dalle tavole orignali di Alain Letort Colorate da Gianni Plazzi
Pupazzi di Mauro Monticelli Musiche originali di Claudio Capucci e Morrigan’s Wake Ideazione
Spettacolo “cult” della compagnia, con le sue 1200 repliche, ha girato il mondo facendo conoscere il particolare percorso artistico contemporaneo della compagnia basato su una drammaturgia per immagini e una originale tecnica di animazione a vista. Pinocchio è uno spettacolo in cui immagini, musica e animazione si fondono creando un’atmosfera giocosa e piena di colore, qual è il grande circo di Pinocchio.
Domenica 27 marzo Teatro comunale Città S. Angelo
ore 17 Racconti a teatro a cura di Florian Metateatro, Isabella Micati e Simona Barba leggono “Messaggi in bottiglia”
ore 17.30 LA LEGGENDA DI COLAPESCE
Spettacolo d’attore, di figura e musica dal vivo +5 anni
Cooperativa teatrale prometeo
Con Marco Rampello, Alice Ravagnani
Testo e regia Dario Spadon
Agatina è la moglie di Mario, un pescatore. Dopo lunghi anni di attesa, finalmente nasce loro un figlio, che chiameranno Cola. Il suo arrivo al mondo è frutto di una magia che lo condurrà ad amare intensamente il mare, tanto da potervi rimanere sempre più a lungo, proprio come un pesce. Ormai per tutti il suo nome è Colapesce. Nei suoi fantastici viaggi sotto gli Oceani visiterà regni meravigliosi, conoscerà i loro abitanti e ne porterà il racconto alla madre sulla terra. Durante un’immersione alla ricerca della collana della principessa, sul fondo più fondo incontrerà una sirena: “Quel giorno le porte del cielo furono aperte e Cola diventò un pesce”.
Domenica 3 aprile Teatro comunale Città S. Angelo
ore 17 Racconti a teatro a cura di Florian Metateatro
ore 17. 30 LE MANI DI EFESTO
Spettacolo d’attore , di figura e musica dal vivo +4 anni
Spettacolo Vincitore del Premio Otello Sarzi 2021 – Selezione Festival Trallallero 2021
Divisoperzero / Florian metateatro
Di e con Francesco Picciotti
e l’aiuto di Francesca Villa
Un antico mito racconta che ad ognuno di noi, prima di nascere, viene mostrata un’immagine che sarà la guida per la nostra vita futura. A qualcuno viene mostrato un fiore e quello vivrà tutta la vita senza mai smettere di pensare ai fiori; a qualcun altro un pianoforte, e quello diventerà un grande musicista. Ad Efesto, venne mostrata l’immagine di due mani e lui, per tutta la vita (e la vita di un dio è piuttosto lunga) le usò per costruire ogni genere di meraviglia. Questa storia parla di un dio artigiano che cerca ovunque la propria felicità per poi trovarla dove non si aspettava: al punto di partenza! E chi può raccontarla meglio di un burattinaio, artigiano del teatro che, come Efesto, ha costruito lo spettacolo con le sue mani e con le sue mani racconta storie?