TUTTO SCORRE, UNA FATALITÀ
di Massimo Sgorbani
regia Serena Mattace Raso
con Odette Piscitelli Leoni e Daniele Ciglia
produzione Florian Metateatro / Le Odìssere Teatro
Con il sostegno di Oikos - Residenza per Artisti e Residenze Artistiche Zone Libre – Azioni di sostegno alla creazione contemporanea
In un giorno qualunque, in corrispondenza di una curva di un’autostrada qualunque, accade una fatalità. Dalla descrizione dell’evento parte l’antefatto narrato dalla protagonista, la guardiana dei bagni di un autogrill. Racconta lo scontro fortissimo, l’incidente che ha causato la morte di un uomo che tutti sembrano aver visto e ricordare, ma che in realtà solo lei conosce bene: è il suo Pantarei, l’uomo dagli occhi enormi dentro i quali trovò l’amore. E’ una storia di soprusi la sua, di violenze, di abbandoni, a cominciare da quello della madre, da lei solo menzionata, per poi passare alla scoperta del papà, uomo che insieme agli altri “importanti” che la riguardano, troverà spazio nella pièce e avrà con lei strani scambi dialogici, parlando con un fraseggio astratto, ritmato, da filastrocca.
Uno spettacolo dove il maschile è tremendo e fantastico al contempo, spesso deludente, infine divertente. In scena si confondono la vita della guardiana con il mondo di Enuresi, la sua stella. Un mondo difficile da percorrere, pieno di buchi e di curve, ma anche di favole e poesia.
Dalle note di regia di Serena Mattace Raso “La violenza nel mondo di “ Tutto scorre” è osservata dall’interno dei pensieri, è sicuramente esasperata, compattata, ma non lontana da ciò che nell’arco di una vita noi subiamo o agiamo, come reazione al male che inevitabilmente si incontra. Ciò che ci sconvolge per sopravvivere, lo alteriamo, ce lo raccontiamo come fosse una favola, un sogno, e con quest’immagine che scorre davanti a noi ci addormentiamo, concedendo al corpo di trovare pace momentanea.” E ancora “Massimo Sgorbani tratta la storia con delicatezza e compassione ed è per questo, che non si può non sentire, dietro l’ apparente volgarità delle parole, una grande poesia, una luce, la bellezza della sofferenza che implora di essere perdonata.”
Massimo Sgorbani, drammaturgo e sceneggiatore, è vincitore con questo testo del Premio Fondi la Pastora nel 2004. Ha ricevuto moltissimi riconoscimenti in tutta Europa, con la sua scrittura tagliente e profonda, ricca di umanità. Nel maggio 2008 il Teatro Franco Parenti gli ha dedicato il “Focus su un autore: Massimo Sgorbani”, dieci giornate nelle quali sono stati rappresentati sette testi tra i quali l’inedito Per soli uomini. Nell’agosto del 2008 ha ricevuto il premio Franco Enriquez per la drammaturgia.
Serena Mattace Raso, si avvicina al teatro frequentando la scuola di Silvio Araclio a Teramo. Si diploma all'Accademia Nazionale D'arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma nel 2000. Debutta come attrice professionista nel 2001 nella Lisistrata, diretta da Mauro Avogadro. Tra i registi con cui ha lavorato: Gigi Proietti, Emanuela Giordano,Franco Branciaroli, Mario Gas, Daniele Salvo, Giuseppe Marini, Armando De Ceccon, Gabriele Russo, Sarah Biacchi. Durante il suo percorso di attrice scopre la sua vocazione per la regia e nel 2003 fa la sua prima esperienza come assistente alla regia in "Cara professoressa" per la regia di Valerio Binasco. Seguono varie esperienze si assistente alla regia per poi proseguire con sue regie. Nel 2015 mette in scena "Le cose sottili nell'aria"di Massimo Sgorbani, si appassiona alla sua scrittura e decide di mettere in scena ”Tutto Scorre”, che vede la luce nel 2019.
Odette Piscitelli Leone, cresce in provincia dei Roma, si diploma all'Accademia Nazionale D'arte Drammatica Silvio D'Amico. Lavora come attrice professionista dal 2010. Tra i registi con cui ha lavorato: Marco Tullio Giordana, Daniele Salvo, Vincenzo Pirrotta, Franco Branciaroli, Matteo Tarasco, Rodrigo Garcia, Giancarlo Cauteruccio, Gianluca Enria, Armando Pugliese. Ha studiato a New York all'HB Studio con grandi maestri internazionali. Fonda nel 2018 la compagnia "Le Odìssere teatro" dall'incontro con Serena Mattace Raso.
Daniele Ciglia, nasce a Pescara nel 1979, la passione per il teatro lo porta nel 2004 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Qui ha l’occasione di perfezionare i suoi studi sotto la guida di vari maestri, tra i quali: Mario Ferrero, Lorenzo Salveti, Luca Ronconi, Armando Pugliese, Massimiliano Farau, Michele Monetta, Giuseppe Rocca, Rosa Masciopinto, Monica Vannucchi, Giuseppe Bevilacqua.
Nel 2007 consegue la laurea in Recitazione. Inizia la sua carriera di attore, fino all’ultima produzione Florian Metateatro, dove è stato l’apprezzato interprete di “Billie Holiday” di Ksenija Prohaska.