25 anni di Florian Espace
Sono passati 25 anni da quel giorno, il 20 febbraio 1988, in cui abbiamo inaugurato il Florian Espace, con un’emozione fortissima noi due ragazzi, mio fratello Massimo ed io, insieme a Gian Marco Montesano, il nostro regista cofondatore della Compagnia Florian, i nostri amici e collaboratori di allora e la nostra giovanissima sorella Anna Paola Vellaccio, anche lei attrice.
Il Florian Espace nasce da una scelta precisa e molto lucida: costruire una Stabilità a Pescara. Dare una casa alla allora Compagnia Florian e nel contempo aprire un luogo per lo spettacolo dal vivo, con particolare riferimento al teatro di ricerca, ma attivo e recettivo per gli artisti e le attività culturali di ogni provenienza e disciplina. Creare un luogo deputato per la produzione, l’ospitalità, anche in residenza, e la promozione culturale, disponibile tutti i giorni ed in qualsiasi orario in una città come Pescara, dove, in quegli anni, ci si poteva solo ritagliare qualche modesto e costoso spazio tra una programmazione cinematografica e l’altra.
Una scelta precisa di svolta con ripercussioni molto forti sul nostro lavoro artistico, che si è in qualche modo diffuso nell'organizzazione, nella costruzione del rapporto col territorio, con gli altri artisti, mettendo in moto una serie di relazioni e nuove prospettive. La scelta di mettere energia e passione al servizio dell’identità culturale della città e della regione.
Ed anche una scelta di vita fondamentale per Massimo e per me: lasciare Roma, la nostra città, dove siamo arrivati bambini piccolissimi e siamo diventati grandi e poi tornati, e che abbiamo deciso di lasciare per puntare su Pescara, per trovare un senso più profondo al nostro operare artistico, e tornare ad essere quello che erano i nostri genitori: Abruzzesi.
Una scelta lucida : ricordo come allora sembravamo a molti dei “marziani” dei velleitari, come molti pensassero che non sarebbe durata, che non poteva durare, che avremmo mollato, ricordo come fossero rimasti attoniti di fronte ad un coraggio che sembrava temerario, come di fronte all’energia positiva che sprigionavamo non riuscissero a capire e si domandassero cosa ci fosse dietro. C’era, e c’è, una grande consapevolezza e una grande determinazione, il credere fermamente nel proprio lavoro e nel valore della disponibilità agli altri.
Volevamo costruire una Stabilità a Pescara: non è stato facile, è stato perfino più difficile di quanto non ci aspettassimo, ma abbiamo lottato, abbiamo resistito, abbiamo trovato dentro di noi straordinarie risorse di energia e di dedizione, e ci siamo riusciti. Nell’ anno 2000 la Compagnia Florian, già riconosciuta da più di vent’anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale compagnia di ricerca e sperimentazione teatrale, viene dichiarata con Decreto Ministeriale Teatro Stabile d’Innovazione.
Era la prima volta che Pescara riusciva a raggiungere un simile traguardo, un traguardo che da allora viene riconfermato ogni anno, per Pescara e per il Florian, unico Ente Teatrale non aquilano della regione che si collochi ad un tale livello.
Ed ora - quanto tempo è passato! -siamo arrivati a queste nozze d’argento con la città, una città che abbiamo scelto e continuiamo a scegliere, una città non facile che abbiamo imparato a conoscere e ad amare , come gli oriundi, forse di più di tanti che qui sono nati e cresciuti. Pescara ha innegabilmente due grandi qualità, che in qualche modo riscattano anche i suoi difetti, il dinamismo e la libertà.
Pescara è una città giovane e quando vuole anche brillante, è una città che non si spegne mai né d’estate né d’inverno, una città né piccola, né grande dove tutto ti sembra possa essere tentato: e così continuiamo a tentare la strada dell’arte e della solidarietà culturale in tempi di gravi difficoltà economiche, continuiamo ad investire la nostra vita su questo sogno che ha saputo diventare realtà.
Giulia Basel